Storia e l’origine dell’American Bully
La razza dell’American Bully è nata dalla necessità di avere un cane da compagnia, che fosse amante degli esseri umani e degli animali, ma anche forte e robusto.
David Wilson, un ammiratore dei pitbull, ha iniziato la creazione con gli Amstaffs e ha sviluppato il ceppo della razza Margine. Dopo anni di selezione, a metà degli anni ’90, è emerso un cane con occhi azzurri, una grande testa e un aspetto intimidatorio. Negli anni 2000 sono stati prodotti diversi tipi di American Bully, tra cui lo standard, il classico, il pocket e l’XL, che differiscono per dimensioni e peso. Di questi tipi, solo lo “Standard” è riconosciuto dalla UKC.
Descrizione e personalità dell’American Bully
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Ha una grande testa e un collo corto e grosso. Il corpo è coperto da peli corti, in una varietà di colori, dal grigio al marrone o al bianco. L’altezza è di 50 cm, mentre il peso può superare i 40 kg in età adulta.
Nonostante sembri spaventoso, questo cane è un eccellente compagno, è forte ma anche familiare. Si socializza molto bene con gli esseri umani, gli animali e gli altri cani, ama i bambini e li protegge. Grazie all’istinto protettivo sviluppato, l’American Bully è il miglior custode per i più piccoli, giocando senza sosta, e nonostante la struttura robusta, si auto-regola per non provocare alcun incidente.
Altre informazioni sull’American Bully
Il comportamento aggressivo verso gli esseri umani non è una caratteristica comune della razza. Vivono più di 13 anni, mentre l’addestramento è un’attività stimolante per loro.